Menù da Tiffany

Il menù da Tiffany propone delle ricette chic come la diva di Colazione da Tiffany. Il riferimento non è un caso perché le ricette ci sono state inviate proprio dalla foodblogger Francesca Maria Battilana, curatrice del raffinato blog Breakfast at Tiffany’s. Buona colazione… ops cena!    

Menù dei silenzi per cena

Il menù dei silenzi per cena è ispirato dall’ormai famosa canzone di Malika Ayane “Adesso e qui (nostalgico presente)” che tutti abbiamo ribattezzato, per l’appunto… Silenzi per cena. Il testo, molto particolare a nostro giudizio, invita a godersi il momento senza timore del futuro. E se il futuro ci riservasse una vita fatte di cene mute? Prima di tutto ricordate che anche una pellicola muta può trasmettere emozioni e, secondo, che voi siete i protagonisti del vostro film. Per cui, eccovi delle ricette per una cena che non ha bisogno di essere sottolineata da parole, con una colonna sonora tutta [...]

Menù speziato

Le spezie sono quegli aromi che in un istante vi regalano un biglietto di sola andata per l’oriente riuscendo allo stesso tempo a farvi varcare i confini del tempo e a spedirvi nel passato. Esse erano utilizzate già dagli antichi Egizi quasi 5000 anni fa e sono sicuramente la caratteristica principale che contraddistingue il territorio indiano. Ecco menù speziato che vi conquisterà con i suoi aromi caldi ed equilibratamente pungenti facendovi scoprire particolari miscele come il Garam- Masala indo-pakistano, un insieme di spezie tostate molto gustoso.

 

Giacomo Puccini e i piatti del convento

puccini

Figlio d’arte e contro le regole, il maestro lucchese era un amante della buona tavola sapeva cavarsela anche in tempi di magra riempiendosi di minestroni preparati da lui stesso.
L’autore della Tosca e de La Boheme era un appassionato di cacciagione e fagioli cotti al fiasco, preparati nel convento di Lucca in cui aveva dimora la sorella suor Angelica.

Pietro Mascagni e i sapori rustici

mascagni

Nato a Livorno nella seconda metà dell’800, il compositore della “Cavalleria rusticana” fu una vera e propria rockstar dell’epoca con tanto di groupie al seguito.
Era un amante dei viaggi per il mondo ma il suo piatto preferito rimaneva quello di casa: il caciucco.

Arturo Toscanini e l’estetica della tavola

toscanini

Compositore emiliano della metà dell’800, si formò per lungo tempo in America dove si rifugiò in quanto antifascista. Meticoloso in campo musicale e con una memoria di ferro: riusciva a dirigere un’orchestra senza l’ausilio dello spartito.
Era anche un buongustaio ma teneva non solo al piatto ma anche alla presentazione e all’atmosfera in tavola.

Espaguetis a la carbonara

Carbonara

La cucina italiana è cultura e per questo va diffusa in tutto il mondo

Un primer plato tìpico italiano: los espaguetis a la carbonara.

Ingredientes

400 gr de pasta espaghetis
2 huevos y 1 yema de huevo
60 gr de queso pecorino rallado
120 gr de papada de cerdo curada
Sal
Pimienta negra molida
Aceite de oliva extra virgen

 


Preparaciòn

Cocer la papada de cerdo curada cortadas en trozos pequeños en una sartèn con un poco de aceite. Cuando llegue a ser crujiente y dorado lo pondremos a parte para que se enfrie.
En esta fuente he puesto los 2 huevos y la yema. Los batimos, añadimos la mitad del queso pecorino rallado, mezclamos los ingredientes y despuès añadiremos la pimienta negra
Cocer los espaguetis en abundante agua salada.
Ahora podemos incorporar la papada de cerdo curada que, mientras tanto, se ha enfriado. Mezclamos bien y nuestra salsa està lista.
Ha llegado el momento de ecurrir la pasta que deberà mantenerse hùmeda, no excesivamente seca. Aquì tenemos. Ahora mezclamos y servimos ràpidamente y añadimos el queso pecorino rallado.

Bibliografia
Il Gambero rosso
La Garzantina della Cucina
Accademia Italiana di Cucina
Il Grande ricettario di Gualtiero Marchesi
Il Cucchiaio d’Argento
Il Talismano della Felicità
Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food
Heinz Beck
Davide Oldani

Antonio Vivaldi e il riso ad ogni stagione

vivaldi

Il compositore veneziano, già sacerdote “sopra le righe”, passò gran parte della sua vita come direttore d’orchestra al conservatorio della Pietà di Venezia. Il creatore delle “Quattro stagioni” era abbastanza schivo e le notizie sulla sua vita privata sono poche ma sappiamo che era un appassionato di piatti a base di riso.

Wolfgang Amadeus Mozart e le costolette

mozart

Mozart, il creatore di “Le nozze di Figaro” e del “Don Giovanni” ebbe uno sviluppo artistico precocisissimo: iniziò a comporre a soli cinque anni. Il maestro austriaco riuscì nell’800 a far emergere la figura del musicista trasformandolo da artigiano in artista. Divenne ben presto molto conteso dai nobili signori, anche durante i banchetti, e a tal proposito segnaliamo che Wolfgang Amadeus Mozart era ghiotto di costolette.

 

Ludiwig van Beethoven: pochi piatti ma sostanziosi

Ludwig_Van_Beethoven

Il più grande musicista tedesco di sempre è riuscito a imporsi per gran parte del XIX secolo senza fermarsi di fronte agli ostacoli, sordità inclusa che lo colpì a 15 anni.
Non era un amante del cibo ma aveva dei piatti preferiti: maccheroni al cacio, zuppa con una dozzina di uova affogate, nasello con patate.
In fin dei conti era un genio… che non poteva togliere tempo alla musica.

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