Stampi in silicone & Co

silicone

Il silicone alimentare morbido viene usato in cucina soprattutto per stampi per dolci o tappetini per decorazioni e lavorazioni. La versatilità di questo materiale ne ha decretato il successo. Resiste ad alte e basse temperature, è atossico e facile da lavare.

Un altro materiale plastico utilizzato tra i fornelli è il policarbonato. Leggero e resistente, di facile pulizia, ha una buona resistenza ai graffi e ideale per la creazione di contenitori trasparenti ideali per la conservazione dei cibi. Gli stessi contenitori possono essere anche in polisulfonato che si presta particolarmente alla surgelazione istantanea e al rinvenimento e cottura degli alimenti. Possono essere usati da -40 gradi a 190 gradi.

Infine, il polietilene è un materiale che offre poca resistenza a contatto con altre superfici. Per questo è utilizzato per la produzione di taglieri.

L’indistruttibile pietra ollare

Pietra ollare

La pietra ollare è un particolare materiale (serpentino) presente su tutto l’arco alpino ed è usata  sin dall’antichità per la cottura alla brace.
Conserva il calore anche se impiega molto tempo a scaldarsi. Ideale per le cotture a fiamma bassa, è impermeabile e non necessita di rivestimenti.

Per pulirla utilizzare acqua, sapone e spugna non abrasiva. Prima di eliminare lo sporco, ricordate di lasciarla raffreddare al fine di non causare delle spaccature dovute allo shock termico.
Piccole crepe invece possono essere causate dall’utilizzo e non sono danni che ne pregiudicano l’uso.

Terracotta: il ritorno della tradizione

terracotta

La terracotta sta riconquistando il fascino perduto nel tempo: probabilmente perché questo materiale ci ricorda la cucina della nonna fatta di cotture lente che inebriavano tutta la casa.

Prima di utilizzare per la prima volta una pentola in terracotta occorre lasciarla in ammollo in acqua fredda per almeno 12 ore. Se possibile,  ripetere l’operazione di immersione per pochi minuti prima di rimettere la pentola sul fuoco in modo da reidratare il materiale ed evitare che si spacchi.

La terracotta ha una bassa conducibilità termica, viene usata quasi esclusivamente per la cottura di preparazioni tipiche regionali e trova impiego nella produzione di vassoi, pirofile e vasellame vario.

Marmo e granito: sono ancora usati in cucina?

marmo

Molto diffusi un tempo, marmo e granito sono sempre meno usati in cucina perché sostituiti da leggeri ed economici piani in resina.

Tuttavia, queste pietre naturali resistono sia alle alte temperature che alle basse e sono apprezzate fuori dalle pareti domestiche e più precisamente in pasticceria.

Preziosi compagni: argento e oro

argento

Argento e oro sono materiali molto costosi e sono utilizzati in cucina soprattutto come rivestimento per pentole, recipienti, posate.

L’argento, è impiegato per pirofile, vassoi, salsiere e per le classiche posate. Apporta una strabiliante lucentezza al servizio ed è un ottimo conduttore. Purtroppo ha una manutenzione un po’ ostica perché, reagendo allo zolfo, a contatto con cibi ricchi di questa sostanza, si macchia e si scurisce facilmente. Va trattato quindi molto frequentemente con prodotti specifici.

L’oro è utilizzato perlopiù come rivestimento di pentole in rame e possiede una conducibilità termica impareggiabile.

 

 

 

 

 

Ghisa: una certezza

ghisa

La ghisa è un materiale costituito da una lega di ferro e carbonio: sicuro e non eccessivamente costoso. Le piastre in ghisa sono ormai un must ma è impiegata anche per pentole, griglie e bistecchiere

A ferro e fuoco

ferro

Le pentole in ferro si prestano bene per le cotture a fuoco vivo, come la frittura. Pur avendo una scarsa conducibilità termica, il ferro evita gli sbalzi di temperatura.

È un materiale economico e leggero, tuttavia la formazione della ruggine richiede una manutenzione periodica. Dopo il lavaggio conviene asciugare le pentole in forno e ungerle con l’olio. Oppure, si può procedere scaldandole sul fuoco e strofinandole con carta e sale grosso.

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