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Eatinero: ti porto fuori a cena, veramente

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Eatinero – Festival del cibo di strada itinerante torna a Crema dal 10 al 12 giugno 2016. La carovana di food truck che lo scorso anno ha conquistato la città dei tortelli con le sue specialità gastronomiche darà vita a un nuovo festival dello street food, ancora più gustoso e divertente. La manifestazione, organizzata dall’associazione Eatinero in collaborazione con la Confesercenti della Lombardia Orientale e il patrocinio del Comune di Crema, si svolgerà in piazza Trento e Trieste e partirà dalle 18 del venerdì per proseguire fino alle 24 della domenica, con cucine aperte tutto il giorno, a pranzo e cena.
Saranno presenti quasi 20 mezzi colorati, apecar e furgoncini vintage con a bordo alcuni tra i migliori street chef italiani, pronti a deliziare i palati più esigenti con specialità tradizionali e nuovi piatti gourmet. Uno street food di qualità, preparato con ingredienti del territorio, per promuovere le tipicità gastronomiche e valorizzare il centro storico, cornice ideale per accogliere un evento all’insegna della tradizione e della convivialità.
A intrattenere il pubblico, oltre alla buona cucina, anche tanti eventi collaterali: musica live e dj set, esibizione di artisti di strada, truccabimbi e giochi per bambini.

Il 2018 sarà l’anno di Gioachino Rossini

Un fitto calendario di iniziative culturali per promuovere e diffondere l’opera e la figura di Gioachino Rossini, il sostegno alla ricerca scientifica in materia di studi rossiniani anche attraverso la pubblicazione di materiale inedito, un programma di interventi di tutela e valorizzazione dei luoghi legati al compositore pesarese, nonché la richiesta di dichiarare il 2018 “anno rossiniano”: sono questi i punti salienti contenuti nel disegno di legge speciale “Disposizioni per la celebrazione dei centocinquanta anni dalla morte di Gioachino Rossini” di iniziativa della senatrice Camilla Fabbri, che mira a rendere omaggio in Italia e nel mondo al grandissimo artista, proprio in occasione dell’anniversario della morte, avvenuta il 13 novembre 1868.

A illustrare il documento nella giornata di ieri (8 marzo) in Senato, oltre alla Fabbri, il Comitato Nazionale 150esimo Gioachino Rossini, che si occuperà delle varie attività, il cui inizio dovrebbe essere previsto nel 2017. Tra i componenti, presente anche il Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha sottolineato quanto “Rossini non appartenga solo al nostro Paese ma al mondo. E’ importante che venga conosciuto ancora meglio: questa è una grande occasione e ci sarà una struttura solida su cui poggeranno tutte le iniziative”. A sostegno del progetto infatti ci saranno non solo il Comune di Pesaro e la Regione Marche (con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha firmato nell’agosto 2015 un protocollo di intenti), ma anche il Rossini Opera Festival, la Fondazione che da anni si occupa di rappresentare i lavori del Maestro svolgendo al tempo stesso quello che Napolitano ha definito “un lavoro unico di rilettura critica e filologica delle partiture rossiniane”. Dopo il compleanno di Rossini festeggiato il 7 marzo (a Pesaro in primis ma anche in tutto il mondo), un vero “crescendo rossiniano” di circa 2 anni e mezzo di lavoro si prospetta dunque ai promotori delle attività, prima che si arrivi alla celebrazione dell’anniversario. Il primo passo è attendere l’iter del ddl: “Ora spetta al Parlamento: il disegno di legge sarà discusso nelle prossime settimane”, ha spiegato la senatrice Fabbri, “questo progetto non è certo locale, ma nazionale e internazionale. Rossini è un personaggio che ha elevato e continua a elevare culturalmente l’Italia”. Poi si entrerà nel vivo dell’organizzazione, con la città natale del Maestro che diventerà un centro propulsore di attività, proiettandole sul territorio nazionale e oltre confine.

“Rossini è l’ambasciatore di Pesaro e dell’Italia nel mondo”, ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, “la sfida sarà coniugare l’alta qualità alla massima diffusione delle attività toccando le varie città rossiniane: oltre a Pesaro, anche Lugo di Romagna, Napoli, Venezia e Bologna, fino a Vienna e Parigi”. “Racconteremo Rossini attraverso l’opera e la musica, il cinema e qualche contaminazione con il contemporaneo – ha aggiunto – e magari anche con alcuni aspetti secondari, come il cibo, che tuttavia contribuiscono a definire il personaggio”.

Anche la Rai parteciperà al progetto, supportando le iniziative in programma: “E’ in occasioni come queste che la musica, il territorio e le persone si uniscono e l’Italia è capace di raccontarsi: per questo la Rai non vuole solo stare accanto ma anche dentro al progetto”, ha affermato Monica Maggioni, presidente della Rai, tra i componenti del Comitato.

Fonte ANSA

Menù per orchestra: l’incontro tra cibo e musica

Menù per orchestra

“Menù per orchestra” è un volume – pubblicato dall’editore svizzero Armando Dadò e distribuito in Italia da Hoepli – che riesce a svelare pienamente le analogie che intercorrono tra cibo e melodia o, meglio, tra chef e musicista.

La musicologa Anna Ciocca-Rossi, l’esperta di storia della gastronomia Marta Lenzi Repetto e il giornalista Giacomo Newlin hanno elaborato un’opera colma di illustrazioni, curiosità e aneddoti sull’espansione e sul cambiamento della musica a tavola.
La tradizione di accostare la melodia ai banchetti risale agli Egizi, per essere recuperata da Greci e Romani, potenziarsi dal Quattrocento e giungere ai giorni nostri. Si scopre inoltre che cuochi e concertisti lavorano idealmente alla stessa maniera con ingredienti e utensili da una parte e note e strumenti dall’altra al fine di creare la ricetta/composizione perfetta.
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Il rumore e il suo impatto sulla percezione del cibo e delle bevande

rumore e cibo

I ristoranti stanno diventando più rumorosi. Questo, almeno, è ciò che i critici gastronomici ci dicono e quanto evidenziato da un articolo pubblicato su Flavour. Secondo alcuni critici, altro non è che una scelta di diversi chef influenti di far ascoltare in sala la stessa musica che loro amano ascoltare in cucina. Altri vedono un ulteriore motivo collegato al tentativo dei ristoratori di incrementare i profitti. Come ad esempio all’Hard Rock Cafè, i cui fondatori si resero conto che mettendo musica ad alto volume e molto ritmata, i clienti abituali parlavano meno, consumavano di più e se ne andavano in fretta, una tecnica documentata dall’International Directory of Company Histories.

 

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In equilibrio tra i sensi

5 sensi

Nel linguaggio musicale il menuetto è una danza francese del XVII sec. di movimento moderato particolarmente apprezzata dall’aristocrazia.

Nella gastronomia 2.0, Menuetto è il blog dei menù sfiziosi da ricreare, accompagnati da una colonna sonora.

Accade solo a tavola di poter utilizzare contemporaneamente i 5 sensi. Gusto, olfatto, vista, tatto prevalgono sull’udito.

Menuetto suggerisce dei menù in armonia con la musica per dar vita a un equilibrio sensoriale. Ogni proposta è in abbinamento a un CD, il motivo della degustazione.

Benvenuti su Menuetto, composizione di sapori.

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