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I piatti che non dovresti mai ordinare al ristorante

ordinazione

Lo chef Anthony Bourdain, giudice di Top Chef USA, ha rivelato al Daily Mail i piatti che si dovrebbero evitare di ordinare al ristorante, anche nel migliore.

Ecco il “menù”:

  • Pesce il lunedì: la maggior parte dei ristoranti si rifornisce di pesce  i giovedì, che significa quattro o cinque giorni prima della vostra ordinazione
  • Frutti di mare: a meno che non siate in un ristorante specializzato in pesce o in riva al mare
  • Salsa olandese: un covo di batteri se non tenuta alla giusta temperatura
  • Qualsiasi piatto di pollo: tutti i cuochi sanno che è molto difficile rendere questa carne saporita senza intaccarne l’umidità
  • Carne ben cotta: gli chef vi rifileranno dei tagli, o meglio degli scarti, duri tenuti da parte solo per voi
  • Fuori menù: è un modo per far innervosire lo chef insieme alle sostituzioni. Il risultato sarà un piatto carico d’odio

A cena nel film: 10 celebri ristoranti visti al cinema

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La top ten dei ristoranti, bar e tavole calde più celebri che abbiamo visto nei film.
Un viaggio tra i 10 migliori locali che hanno fatto da scenografia per le storie più emozionanti, indimenticabili ma anche grottesche e divertenti del cinema italiano e non.
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5 consigli per scegliere il tavolo al ristorante. Siete sicuri di saperlo fare davvero?

Tavolo al ristorante

Dopo un’attenta valutazione delle recensioni di TripAdvisor, diverse guide cartacee e un po’ di commenti di amici hai trovato il ristorante che fa per te. Prima di scegliere cosa mangiare c’è un’altra opzione a disposizione che solitamente viene delegata al cameriere all’accoglienza: il tavolo.

Ecco 5 consigli che ti permetteranno di selezionare il posto migliore del locale in cui trascorrere serenamente la serata.

Leggi il nostro articolo su L’Huffington Post

Il rumore e il suo impatto sulla percezione del cibo e delle bevande

rumore e cibo

I ristoranti stanno diventando più rumorosi. Questo, almeno, è ciò che i critici gastronomici ci dicono e quanto evidenziato da un articolo pubblicato su Flavour. Secondo alcuni critici, altro non è che una scelta di diversi chef influenti di far ascoltare in sala la stessa musica che loro amano ascoltare in cucina. Altri vedono un ulteriore motivo collegato al tentativo dei ristoratori di incrementare i profitti. Come ad esempio all’Hard Rock Cafè, i cui fondatori si resero conto che mettendo musica ad alto volume e molto ritmata, i clienti abituali parlavano meno, consumavano di più e se ne andavano in fretta, una tecnica documentata dall’International Directory of Company Histories.

 

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A tavola con la ragazza con l’orecchino di perla

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La ragazza con l’orecchino di perla dell’olandese Johannes Vermeer è uno dei tre quadri più conosciuti al mondo insieme alla Gioconda e all’Urlo. Fino al 25 maggio sarà possibile ammirare l’opera a Bologna presso Palazzo Fava.
Anche noi di Menuetto abbiamo avuto modo di vedere il dipinto e, sarà che nella città emiliana l’immagine della celebre ragazza è affissa ed esposta ovunque, dal “vivo” ci ha lasciato abbastanza indifferenti.

Tuttavia, la grande ruota del marketing che gira attorno all’evento è impressionante e vi segnaliamo in particolare gli aspetti gastronomici. Al Ristorante I Carracci, adiacente alla mostra, il menù è tutto olandese: un misto di aringhe, salmoni, ostriche e formaggi fiamminghi  vi porteranno gustosamente nei Paesi Bassi. Presso il Caffè Majestic invece è possibile trascorrere il dopocena ordinando il “Blue Cocktail limited edition”, il cui nome è ispirato dal colore blu oltremare, pigmento costosissimo perché ottenuto dai lapislazzuli e molto apprezzato dal celebre artista.
Il Museo della Storia di Bologna (Palazzo Pepoli), ispirandosi questa volta alla Lattaia di Vermeer, propone tutti i pomeriggi la merenda in puro olanda-style con la collaborazione di Colazione da Bianca al costo di 10 euro a persona. La domenica invece, nella stessa location è possibile assaporare il brunch musicale con le specialità dei paesi del mondo che ospitano le opere di Vermeer artista mentre il giovedì (dalle 19.30 alle 22.00) si omaggia un’altra “ragazza” del pittore, quella “con il bicchiere di vino” con un aperitivo a 12 euro.

Per prenotare la visita alla mostra il sito è il seguente https://biglietto.lineadombra.it/

 

Tecnologia al tavolo da pranzo

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Un recente articolo pubblicato da Flavour Journal dimostra che la tecnologia si sta facendo sempre più spazio e, se ormai è necessaria tra i fornelli, pian piano si sta “accomodando” a tavola mimetizzandosi in piatti, posate, bicchieri e musiche di sottofondo.

La tecnologia può modificare (si spera in meglio) le nostre esperienze culinarie? Può essere usata per aumentare l’intrattenimento dei commensali o per fornire dei preziosi accorgimenti a chi desidera mangiare in maniera sano, ciò nonostante dobbiamo ritenerla come un ulteriore ingrediente da “dosare” oculatamente.

Leggi il nuovo articolo pubblicato su L’Huffington Post

Quanto conta il colore del piatto?

Piatti e colori

Le trattorie dovranno arrendersi e aggiungere al classico servizio di piatti bianchi di ceramica altrettanti colori quanti sono quelli contenuti nelle portate del proprio menù. Il trend dei ristoranti, ad oggi, è quello di dare sempre più importanza alla presentazione e un fattore decisivo è il colore dei piatti.
Studi recenti hanno dimostrato infatti che alimenti identici serviti in piatti (o contenitori) di diversi colori sono spesso percepiti in modo differente.
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